10. Cornish Pasties

L'idea originaria del blog Britalian Kitchen era quella di proporre ricette tipicamente della cucina britannica e dimostrare che anche una buona forchetta italiana puo' apprezzare la famosa (o poco famosa) cucina inglese.

Pur non essendo una sostenitrice dell'amato Jamie, qualche hanno fa ho comprato il suo libro 'Jamie's Great Britain', una selezione di 130 ricette scelte 'to love our food' [cit.]. Potrei scrivere un poema su cosa non mi piace del modo di cucinare di Jamie, ma questa volta ho preso una delle sue ricette e ho cercato di seguirla alla lettera (devo essere onesta alla fine ho fatto dei cambiamenti perche' certe cose proprio non si possono fare).

Personalmente trovo che ci siano dei piatti molto buoni e poco conosciuti all'estero, e uno di questi sono le cornish pasties. Cosa sono? Beh a prima vista sembrerebbero dei calzoni,  ma a parte la forna a mezza luna, non hanno nulla in comune. Sono dei corni di pasta frolla (molto burrosa) ripiena di un mix di carne e verdure.  Per essere precisi sono tipici della Cornovaglia e fanno parte della tradizione Inglese.

Ma andiamo per ordine.

Per prima cosa vi servono gli ingredienti e la ricetta, io per 4 cornetti ho usato:
per la pasta circa 250 gr di farina 00, 100 ml di acqua e 100 di burro; per il ripieno circa 200 grammi di carne di manzo magra (potete usare anche il pollo o il tacchino o comunque quello che preferite), mezza cipolla, una patata, mezza zucchina, una carota piccola, noce moscata, pepe nero, rosmarino, e circa 100 gr di 'butternut squash' che l'amico google translator sotiene sia in italiano 'zucca violina'. Io ho aggiunto anche del sedano ma nella ricetta originale non viene usato.

Qua arriva la prima variante rispetto a Jamie, io vi dico cosa dice di fare lui e cosa invece ho fatto io, poi voi se volete ripetere la ricetta fate un po' come vi pare.
Secondo Jamie, la prima cosa da preparare e' la pasta frolla e poi leggermente cuocere in padella le verdure con la carne. Io invece ho messo per prima cosa a cuocere gli ingredienti per il ripieno, in modo da farli stufare per un oretta circa (preferisco la carne e verdure ben cotte).

 Quindi seguendo i consigli di Mac, tagliate a piccole dimensioni, tutte uguali la carne e le verdure. Se volete cuocerle per poco tempo allora dovrete avere dei dadini molto piccoli di circa 1cm quadro. Se invece volete seguire il mio consiglio, potete lasciare la carne a pezzettini piccoli e il resto delle verdure poco piu' grandi in modo che non si distruggano completamente durante la cottura.

Quando avrete finito di pulire e tagliare le verdure, copritele con un filo d'olio e un coperchio e fatele cuocere a fuoco medio/basso per circa 15 minuti. Poi aggiungete la noce moscata, il sale e il pepe, e lasciate a minimo in una padella alta e antiaderente per altri 40 minuti. Quando la carne e' ben cotta, aumentate la fiamma al massimo per far asciugare tutta l'acqua in eccesso, poi spegnete, scoprite la padella e lasciate raffreddare.

A questo punto arriva la parte divertente, ovvero sporcarvi le mani.
Preparate tutto il necessario come sempre prima di iniziare, quindi vi serve la spianatoia di legno, la farina, acqua e burro.

Qui le opinioni tra me e Jamie sono un po' diverse, secondo il suo consiglio bisogna aggiungere il burro alla farina, e dopo aver distrutto con l'indice il burro, aggiungere l'acqua e lavorare pochissimo la pasta, lasciandola imperfetta e approssimativa (cito le parole usate da lui 'crudely and imperfectly').

Ovviamente non potevo seguire i suoi consigli, quindi ho fatto la frolla strofinando il burro con la farina (strisciando i palmi ) fino ad ottenere un unico composto di grani spessi come nella foto affianco. Dopo aver messo il mix di farina e burro a vulcano, ho aggiunto l'acqua e lavorato con le mani per qualche minuto fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea.
Prima di fare le pasties, accendete il forno a 200 Gradi.

Adesso siete pronti per fare i corni!

Preparate una teglia infarinata, un piatto con un uovo sbattuto e un pennello, e il vostro ripieno.

Dividete la palla in parti uguali e formate delle palline (a me ne sono venute 4, ma se volete potete fare i cornetti piu' piccoli, per un apertivo o una festa) .

Dividete anche il ripieno in parti uguali, preparando nella padella i piccoli mucchietti in modo da evitare che gli ultimi cornetti vi rimangano con poco ripieno.

Lisciate le palle con un mattarellino possibilmente rosa, in cerchi di circa 20 centrimetri e altezza circa come quella di una sterlina (lui dice proprio cosi' 'thickness a pound coin').

Utilizzate la farina per girare piu' volte la vostra pasta frolla. Non deve attaccare alla spianatoia altrimenti sara' diccifile da staccare una volta piena.

Riempite meta' del vostro cerchio con il ripieno, e prima di chiuderlo, pennellate con l'uovo sbattuto tutto il bordo, in modo da poter chiudere bene i contorni. Chiudete e pressate con forza i lembi, volendo aiutatevi con una forchetta.

Una volta chiuso, mettete il cornetto nella teglia e spennelatelo con l'uovo, che aiutera' in cottura a dorare.



Usate il rosmarino per decorare e profumare i vostri cornetti. Non serve olio nella teglia mi raccomando, basta soltanto della farina.

Infornate a 200 gradi per 30-35 minuti, o comunque dipende dal vostro forno, quando sono pronti vedrete il colore tipicamente dorato come nella foto.





Sono perfetti per essere mangiati caldi o freddi come aperitivo e possono essere farciti un po' come preferite, con carne o soltanto verdure, con aggiunta di fagioli o piselli. 
'One of these with salad, mustard and beer is pure happiness' [Jamie Oliver].
Adesso magari Jamie e' un po' esagerato, magari un tiramisu' potrebbe essere felicita' pura, ma vi assicuro che il risultato e' favoloso, sono molto gustosi, facili da preparare e soprattutto sono molto British.


Buon appetito!

Maria Angela

9. 'Maccaruna' (Maccheroni siculi)





I 'Maccaruna' o anche conosciuti come Maccheroni al ferro, sono una di quelle ricette delle domeniche o delle feste, mi ricordo di averle sempre viste fare da mia nonna Angelina e da piccola provavo ad aiutare tagliando i pezzettini della pasta.

Va beninssimo anche per vegani o vegetariani perche' e' una pasta semplice e senza uova, e poi come sugo potete usare qualsiasi cosa.  Per un risultato ottimale vi conviene prepararli la sera prima e farli asciugare tutta la notte.

Ma cosa ci serve?

A parte del tempo (un paio di ore circa), una spianatoia, circa 400 gr di farina (meglio di grano duro, ma io ho usato la 00 che avevo in casa e va bene lo stesso), un bicchiere di acqua e del sale.
Di solito io preparo il piano di lavoro usando la mia tovaglia della pasta (una tovaglia bianca che uso solo quando preparo la pasta fatta in casa), e dei fogli di carta forno su cui poi appoggerete la pasta ad asciugare.

La tradizione vuole che per fare la pasta in casa bisogna fare un vulcano di farina, mettere l'acqua e girare piano con una forchetta fin quando l'acqua sara' tutta assorbita e poi lavorare energeticamente per almeno 10 o 20 minuti .

Io di solito uso sempre una ciotola (come scritto nella ricetta delle tagliatelle) e poi quando la farina e l'acqua sono un unico impasto verso tutto nella spianatoia di legno e la lavoro con le mani.
Quando la palla di pasta e' pronta, copritela con la ciotola e fatela riposare una decina di minuti.

Nel frattempo preparate gli attrezzi e quello che vi serve per il passo successivo.
L'attrezzo fondamentale per i maccheroni fatti in casa e il ferro. Io ho un solo ferro che mi ha datto Angelina, comunque potreste usare un ferro che di solito si usa per lavorare la lana, ma non troppo fino . Per darvi un idea vi ho messo il paragone del ferro con la mia mano.
Siete quasi pronti, oltre all'attrezzo segreto vi serve un coltello, e dei fogli di carta forno come detto per appoggiare la pasta ad asciugare


Tagliate un pezzo di pasta, ricoprite il resto per non farla asciugare, e allungatela con le mani rotolando sul piano per formare un serpentone grosso come un pollice.

Con l'aiuto di un coltello tagliate il serpentone di pasta per formare dei rettangolini.


Premete col ferro sui due rettangoli di pasta e con dei gesti leggeri e veloci, rotolate con i palmi per allungare la pasta attorno al ferro.  Tra l'altro la pasta e' buonissima anche cruda, io mi ricordo che da piccola mangiavo sempre i rettangolini che preparavo mentre aspettavo che 'i grandi' li usassero col ferro per fare la pasta...

Ricordatevi di infarinare il ferro spesso e la parte della pasta dove lo appogiate.  I primi maccheroni vi verrano un po' deformati, io ci ho messo un po' a prenderci la mano all'inizio.

L'importante e' non usare troppa farina altrimenti non riuscite a chiudere il maccherone attorno al ferro e allo stesso tempo il ferro e la parte interna devono essere infarinati per non far attaccare la pasta al ferro.

Continuate l'operazione fino a quando non finite la pasta e sistemate i maccheroni sulla carta forno, un po' distanziati tra loro per prendere aria.


Con questa porzione (400gr di farina e circa un bicchiere di acqua) vi verrano circa mezzo kilo di maccheroni. Se riuscite provate a farli tutti della stessa grandezza, comunque la prima volta (come si vede dalla foto) vi verrano tutti un po' di varie misure e deformati, ma il gusto vi assicuro che e' comunque buonissimo.

Adesso sono pronti, lasciateli riposare almeno mezz'ora,  meglio tutta la notte.

Fatta la pasta va' preparato il sugo. La tradizione vuole che i maccheroni stanno bene con un bel sugo di carne o un ragu' , di quelli che appunto si preparano per le feste.
Ma siccome la cucina e' anche fantasia, io ho provato entrambi le varianti classica e non: maccheroni al ragu' e maccheroni con avocado e salmone.

Per il ragu' seguite la ricetta gia' descritta per la tagliatelle al ragu', oppure fate un sugo di carne usando dello spezzatino e della salsiccia a pezzettoni grossi e fate cuocere per un paio di ore.

Per il sugo di avocado, ho cercato un po' su internet senza trovare nulla che mi convincesse troppo, allora ho fatto un mix di ricette.
Ho soffritto un misto di cipolla, carota e sedano tutto tagliato a pezzettini piccoli.

Per farli stufare del tutto usate del vino bianco o se avete a casa del brandy.

Aprite l'avocado, tagliandolo a meta' con il coltello, togliendo il nocciolo e farlo a listerine, subito unite il succo di mezzo limone che evitera' all'avocado di diventare scuro.  Se avete un vasetto con della terra conservate il nocciolo, potrebbe nascere un fiore (vi faro' sapere se il mio senza sole sopravvivera').



Quando il misto di soffritto e' pronto, aggiungete il salmone tagliato a listerine, l'avocado e della salvia. Se volete potete aggiungere anche del pepe nero o rosa, e lasciate cuocere per pochi minuti.
Per avere una salsina delicata, frullate piu' della meta' del sugo aggiungendo dell'acqua dalla pasta e dell'olio.



A questo punto non ci resta che cuocere la pasta (per circa 10 minuti, comunque assaggiate) in abbondante acqua salata e bollente.



La versione classica con un sugo di carne o ragu' comunque non ha concorrenti, io la preferisco soprattutto nelle giornate invernali quando fuori e' freddo e piove. Poi puoi anche rimanere tutto il pomeriggio sul divano a digerire...
 La variante con avocado e salmone, che potrete in realta' fare con un qualsiasi altro tipo di pasta come farfalle o fusilli, a me non e' piaciuta molto. Il gusto e' fine e delicato, ma forse e' piu' un piatto estivo e comunque dipende dai vostri gusti. Provare per credere.

Buona Domenica!

Maria Angela


8. Crostata con crema al limone

Ieri era il mio compleanno, ma non ho avuto tempo di fare una torta, quindi rispolvero le foto che avevo messo da parte per scrivere la ricetta della mia crostata con crema al limone.
Prima di tirare fuori questa ricetta ho provato varie ricette per la pasta frolla e per la crema. Questa e' quindi il risultato di vari esperimenti, e il risultato finale e' buonissimo.

Cosa vi serve? per una crostata media dovrete preparare circa 450gr di pasta frolla con : 240gr farina 00, 100gr zucchero, 100 burro, 2 uova intere e un pizzico di sale.
Per la crema: 200gr zucchero, 4 tuorli, 100 gr burro,400 latte,4 cucchiai di farina, 1 fialetta di aroma di limone e un limone grattuggiato.


Lasciate il burro a temperatura ambiente mentre pesate gli ingredienti, poi mettete in una casseruola tutti gli ingredienti  e impastate con le mani fino ad ottenere una palla omogenea, l'impasto deve risultare abbastanza appiccicoso. Ricoprite con pellicola trasparente e lasciate in frigo per un ora circa. Il tempo necesario per preparare la crema.


Per una crema perfetta, tutti i libri di ricette consigliano di sciogliere prima il burro , poi aggiungere la farina, poi le uova e lo zucchero e alla fine del latte tiepido, in questo modo si evitano i grumi.

Io che sono un po' pigra quando si tratta di preparare creme, metto tutti gli ingredienti in una casseruola di acciaio, e a fuoco medio/basso mescolo con una frusta per circa 25 minuti, o fin quando la crema diventa densa. La consinstenza non deve essere molto liquida perche' la crostata in forno non ha bisogno di cuocere molto, quindi la crema deve essere ben cotta.
Quando e' pronta, spegnere e lasciare riposare per una decina di minuti.





Accendete il forno a 180 gradi circa e preaparate la carta forno che avrete accartocciato prima di stendere la pasta frolla.

Lisciate con una mattarello la frolla fino ad ottenere un cerchio, aiutatevi con della farina per poter lavorare meglio. Poi muovete il foglio con la frolla sulla teglia e distribuite la pasta frolla bene fino a coprire i bordi alti della teglia.







Versate la crema che ne frattempo si e' raffredata, sulla frolla. Come si vede dalla foto, la consinstenza della crema e' molto densa, quindi bisogna spalmare la crema per bene fino a coprire tutta la frolla.

Infornate nel forno caldo e ventilato a circa 180 gradi per 15/20 minuti fino a quando la crostata abbia preso colore, controllate sia la frolla che la crema.








Quando la crostata e' pronta va' fatta riposare per almeno un paio di ore prima di essere mangiata, e poi messa in frigo. Se riuscite a prepararla la sera prima e tenerla in frigo il risultato sara' ancora migliore. Ovviamente conservare in frigo.



Buon Appetito!!!
Maria Angela