I am back!

Dopo un paio d'anni di assenza, mi sono ripromessa di scrivere e impegnarmi con un blog di cucina.
Al posto di aprirne uno nuovo, ho deciso di rispolverare il vecchio Britalian Kichen, blog che avevo aperto con Chiara, ma che per motivi logistici e di tempo non siamo mai riuscite a mantenere in vita.

Quindi eccomi che a grande richiesta mi ritrovo nella mia fanstastica e nuova cucina in Essex, in una domenica pomeriggio, quando alle 4 e' gia' buio pesto, a scrivere le mie ricette del giorno, per chi volesse leggerle.

Premetto che (per chi non mi conosce) non sono una cuoca ma adoro mangiare.

Cucinare per me e' soltanto una passione e un antistress. Non pretendo di scrivere ricette originali o perfette, o strettamente legate alla tradizione.
Questo blog e' soltanto un ricettario (il mio e non solo), dove provero' a raccogliere storie e ricette semplici o piu' o meno complicate delle mie sere e domeniche passate ai fornelli.

Spero che vi divertiate e soprattuto spero che provate anche voi a seguire le mie ricette nelle vostre cucine, e sara' un po' come cucinare assieme!

3. Tagliatelle al Ragu'


Il pranzo della domenica e' una tradizione che ormai lascia spazio ad altro nelle nostre vite frenetiche. Per me, non avendo praticamente mai tempo durante la settimana per cucinare, il sabato e la domenica mattina sono gli unici giorni in cui riesco a trovare un paio d'ore per sporcare i fornelli.

Erano ormai mesi che non riuscivo a spacchettare la mia Imperia ( per chi non lo sapesse penso che sia la piu' famosa tra le macchine per la pasta fatta in casa). Oggi finalmente sono riuscita a tirarla fuori dalla sua scatolina, pulirla per bene, e creare la magia della pasta fatta in casa.

Devo dire che non e' una ricetta complicata, anzi. Serve solo un po' di tempo, pazienza e soprattutto non avere paura di riempire la cucina di farina.

Ma andiamo per ordine.

La ricetta del giorno e'  "tagliatelle al ragu' ".

Ad essere sinceri, prima di aver vissuto in Emilia per 5 anni, la ricetta delle tagliatelle per me era quella della mia nonna, ovvero farina, acqua e sale. That's it!

La prima volta che mi ritrovai a discutere (ben 13 anni fa) a Bologna, di pasta fatta in casa senza uova, credo che rischiai il linciaggio.
Da allora, per la ricetta della sfoglia mi affido al mio caro libro di Alessandra Spisni 'Le ricette de La vecchia scuola Bolognese' , cosi' giusto per non sbagliare e per non rischiare di offendere nessuno...

Dunque la prima cosa da fare, ops mi correggo... la prima cosa che io faccio e mettere su a cuocere il ragu'.
Non mi dilungo troppo su quale sia l'originale e tradizionale ricetta del ragu'. Ne ho trovate e provate mille, seguendo anche i consigli del mio caro amico Bolognese Luchino. Pero' alla fine il ragu' che faccio io e' un po' un mix di idee e tradizione, e diciamolo pure, di adattamenti ai gusti nostri.

Per questo non scrivero' la ricetta del ragu' bolognese, ma semplicemente la ricetta del ragu' di Mac.

In una casseruola mettere olio extra vergine di oliva, mezzo porro e una carota tagliate a listarelle o a dadini. Volendo si puo' usare la cipolla (io preferisco il porro che si scioglie piu' facilmente ed ha un sapore piu' delicato).
Tenere il fuoco al minimo, per qualche minuto, evitando di rosolare o bruciare il porro.


Dopo qualche minuto aggiungo la carne trita, di solito intorno al mezzo kg  e circa mezzo bicchiere di vino bianco fermo. Io oggi avevo in casa del sauvignon blanc, ed ho usato quello, ma potete usare qualsiasi vino bianco, basta che non sia dolce o frizzante.
Quando la carne prende colore e il vino evapora, aggiungo una scatola di pomodori pelati frullati. Se preferite potete usare anche i pomodori a pezzetti. Sale e pepe quanto basta o a vostro gusto.
Opzionale: un pizzico di noce moscata e alloro secco.

Piccola precisazione se vivete in UK: cercate al banco della carne il mince con solo 5% fat, altrimenti il ragu' verra' troppo grasso e difficile da digerire; come pomodoro cercate sempre plum tomatoes della cirio oppure di waitrose, e controllate che non ci siano aggiunte di erbette, o aglio o aromi vari.

A questo punto, mettete il fuoco a minimo e lasciate cuocere per almeno 2 ore, nel frattempo... prepariamo la pasta!

La prima cosa da fare e' ricavarsi dello spazio e tutto l'occorrente per fare la pasta fresca, non e' facile una volta che vi sporcate le mani andare in giro per la cucina alla ricerca degli attrezzi e gli ingredienti.


Quindi ecco la lista delle cose da praparare 
per 600 grammi di tagliatelle:

- 4 uova (lavate)
- 400 grammi di farina bianca, piu' altra farina che vi servira' durante la procedura
-una ciotola media
-un piano di legno per lavorare la pasta, se non lo avete va bene anche se lavorate sul tavolo (dopo averlo pulito ovviamente)
-la macchina per la pasta, o un mattarello di media lunghezza
-stendino per la pasta, o carta forno
-una tovaglia chiara col merletto della nonna (questo ingrediente e' fondamentale per la riuscita della ricetta)
La prima regola della sfoglia fatta in casa e' creare una fontana con la farina sulla spianatoia, mettere le 4 uova e girare piano con la forchetta, girando solo in centro per amalgamare la farina pian piano, cercando di non far uscire dal 'vulcano' le uova.
Ecco la prima variante di Mac, dopo vari tentativi, non sono mai riuscita a non fare uscire le uova dalla fontana, allora uso una ciotola, in cui riproduco una fontana, e aggiungo le uova e un pizzico di sale, usando una forchetta cerco di non mischiare tutto insieme il composto ma pian piano partendo dal centro.
Lo so che la tradizione impone diversamente, ma il risultato finale e' lo stesso... Quando le uova e la farina sono un composto misto, lo verso nella spianatoia precendemente infarinata.
Nota: ricordatevi di tenere sempre un pugno abbondante di farina nell'angolo della tavola di legno, vi servira' sia durante l'impasto che dopo.
La parte piu' difficile adesso e' impastare la pasta. Per i non esperti (in cui io mi includo a pieno titolo) bisogna lavorare la pasta per almeno 10-15 minuti.
Lavorare vuol dire energeticamente spingere con i palmi cercando di raccogliere tutto l'impasto e la farina fino a quando avrete una palla di pasta ben amalgamata e scoppiettante.
C'e una frase che riporto dal libro delle ricette della vecchia scuola bolognese:
Le vecchie sfogline dicevano che l'impasto e' pronto quando canta, cioe' quando sotto le mani sento lo scoppiettio delle bolle d'aria.
Quando la pasta e' pronta, copritela con della pellicola trasparente, lasciando fuori soltanto un angolino che vi servira' per pulire la macchina della pasta.
Per pulire la macchina dovrete passare questo angolo di pasta nella macchina e farla girare a vari livelli di sfoglia piu' volte.
La pasta si scurira' un po' (mentre pulisce). Questo serve perche' le macchine per pasta non si possono lavare sotto acqua e sapone, rischiate altrimenti di rovinarle completamente.
Dopo aver pulito la macchina siete pronti per la magia!

Tagliate la palla un pezzetto alla volta, per evitare di asciugarla troppo, e il restante lo tenete sempre avvolto nella pellicola.
Prima di mettere la pasta nella macchina, appiattitela con le dita, e poi fatela passare nella macchina ai livelli 1,4 e alla fine 6.
Ad ogni livello, otterete delle liste di pasta piu' o meno lunghe. Io di solito prima di passare al livello piu' sottile le taglio a meta'.
Sistematele nella spianatoia usando la farina, e non sovrapponetele.
Dopo aver passato la pasta nella macchina per l'ultimo livello 6, siete pronti per creare le tagliatelle. Se avete l'aggiunta nella macchina per le tagliatelle, allora dovrete soltanto far passare le liste di sfoglia (infarinate da entrambi i lati) nella macchinetta.
Se non avete il pezzo per le tagliatelle, allora potete arrotolare la sfoglia e tagliarla a liste con il coltello.
Dopo la parte piu' difficile (impastare la pasta), arriva la parte piu' noiosa e per cui serve molta pazienza, ovvero posare la pasta per farla asciugare. Io ho comprato da poco lo stendino per tagliatelle (costa veramente pochissimo e lo trovate in tutti i John Lewis o negozi per la casa), ma fino a poco tempo fa le lasciavo asciugare stendendole su fogli di carta forno infarinati. 
Se come me, avete fatto la folle spesa di comprare lo stendino (ben 14 sterline) , allora con molta pazienza bisogna posare le tagliatelle e dividerle prima che si asciughino tutte attaccate.
Et voila', il gioco e' fatto.
Adesso dovete soltanto ripetere l'operazione di sfogliatura e 'tagliatellatura' fino a quando avrete pasta, e stendere le vostre belle e buone tagliatelle per una mezz'oretta.



Io mi sarei fermata anche qua, ad osservare la mia crezione per ore senza cuocerle. Ma ahime bisogna anche pulire e soprattutto mangiarle!




Se non volete cuocerle tutte in una volta sola, il miglior (mio) metodo per conservarle e congelarle in porzioni singole.
io ho pesato in un piatto 240 gr. per il pranzo e nei sacchetti circa 120 gr.
Ovviamente potete anche fare porzioni diverse, ricordatevi soltanto che una volta congelata non la dovete scongelare. Quando avrete voglia di tagliatelle fatte in casa dovrete prenderle e metterle in acqua bollente direttamente congelate.

Cuocerle come qualsiasi altra pasta (per i non italiani, abbondante acqua salata e mettere la pasta soltanto dopo che l'acqua bolle).
Di solito sono cotte quando vengono a galla, comunque per essere sicuri assaggiatele.

Spero di aver descritto abbastanza nei dettagli tutta la procedura, come dicevo questo non e' un piatto particolarmente complicato da fare, ma se non avete tempo o pazienza allora non verra' buono.

Ma se ci provate con calma e tanta voglia di fare, vi assicuro che alla fine il risultato sara' buonissimo! 



 Buon Appetito e Buona Domenica!!!